L'esperienza
Il Piemonte è luogo di riferimento per i Valdesi, seguaci di Pietro Valdo da Lione, minoranza protestante che trovò rifugio tra le Alpi Cozie, nelle valli pinerolesi della parte sud occidentale della regione, quando all’inizio del XIII secolo iniziarono le persecuzioni da parte degli organi di potere che non gradivano la nascita di una nuova religione. I Valdesi furono perseguitati per secoli, costretti a fuggire in esilio in Svizzera, poi ancora dal loro ritorno in Piemonte nel 1689, furono costretti a vivere in condizioni di inferiorità fino al 17 febbraio 1848 quando Carlo Alberto concesse loro le Lettere Patenti, l’editto di emancipazione che li equiparava ai cittadini cattolici per quanto riguarda i diritti civili e politici.
Questo itinerario accompagna tra i principali luoghi della memoria dei Valdesi, di cui ancora oggi è possibile visitare monumenti, musei e le “scuolette” che fin dal XVII secolo hanno rappresentato per i Valdesi il luogo di istruzione e di rafforzamento della propria identità.
L’itinerario è fattibile durante tutto l’anno. Si suggerisce anche nel mese di febbraio, in modo da essere presenti nelle Valli Valdesi il 16 e il 17 febbraio, per partecipare alla festa della libertà della comunità valdese (vedi eventi).