14 Agosto 2024
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Daniel Hernando Devia Torres, 59 anni, colombiano di Bogotà, a luglio ha intrapreso insieme alla moglie Silvia Gutiérrez Vivía quello che è ben più di un semplice viaggio: è arrivato in Italia per mettersi sulle tracce del quadrisavolo Dioniso, che nel 1830 aveva lasciato la provincia di Imperia per partire in cerca di fortuna alla volta del Sud America. L’esperienza è stata organizzata nell’ambito del progetto Italea.
Daniel e Silvia hanno incontrato le istituzioni locali e visitato la Fondazione Casa America, dove Roberto Speciale e Carlotta Gualco – rispettivamente presidente e direttrice – hanno accolto i coniugi colombiani raccontando le attività portate avanti dall’istituzione culturale che promuove il dialogo politico, i rapporti economico-commerciali e gli scambi culturali tra l’Italia e l’Unione Europea con le Americhe. Qui il Gruppo Folkloristico Città di Genova ha proposto un’altra canzone del repertorio tradizionale, “Cose dixeiva a nonna”, e raccontato la storia degli abiti degli antichi mestieri, dal “camallo” al pescatore.
Dopo aver assaggiato pesto e focaccia, imperdibili specialità della cucina genovese, Daniel e Silvia hanno proseguito il loro tour della città alla volta del Galata Museo del Mare, camminando per i caratteristici vicoli del centro storico e ammirando le bellezze della cattedrale di San Lorenzo e del Porto Antico. Giunti al MuMa, i viaggiatori hanno avuto la possibilità di immergersi nel mondo della navigazione, prima soffermandosi sulla storia di Cristoforo Colombo, delle Caravelle e della scoperta dell’America, e poi dedicando un ampio approfondimento al mondo delle migrazioni, a cui la struttura museale dedica un’intera sala espositiva. Il viaggio di Daniel alla ricerca delle proprie origini è proseguito poi alla volta dell’imperiese, a Lucinasco e Borgoratto.
«Stiamo cercando le nostre radici da tanti anni, avevamo iniziato la nostra ricerca da soli; siamo poi entrati a contatto con Italea, e insieme siamo riusciti a organizzare questo bellissimo viaggio. Siamo molto emozionati e non vediamo l’ora di scoprire quanto più possibile, e poi di tornare a casa e di poter raccontare ai nostri figli e a mio padre, che ha 80 anni e non è potuto venire insieme a noi in Italia, tutto quello che vedremo qui – spiega Daniel Devia – Mio papà mi parlava sempre di mio nonno Cirillo e del bisnonno, pensava che fossero originari di Bologna ma grazie a degli studi abbiamo poi scoperto che erano liguri, per questo siamo qui».
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